Tra una battuta e l'altra, Furmi e Médard cercano di conoscersi. Si raccontano che cosa hanno fatto durante la giornata, senza preoccuparsi troppo di nascondere la fatica che pesa come un macigno sulle spalle di tutti e due. "Come ti chiami?" gli chiede il vecchio custode."Perché non sei a scuola? Dove sono i tuoi genitori? Sarai mica scappato di casa?" "Ehi, Monsieur le gardien" ribatte Furmi. "Come faccio a rispondere a tutte queste domande se non me ne dai neppure il tempo?" Paul Bakolo Ngoi, Chi ha mai sentito russare una banana?, Fabbri Editori, 2007
Scomparsi i giocatori di "lacrosse" entrano in campo i quattrocentisti per le semifinali. Il negro giamaicano Wint, che studia medicina a Londra e che ha fatto la guerra nella RAF ha corso la sua serie senza assolutamente forzare in 46"3, che è un tempo formidabile. Wint è dotato di una scioltezza spettacolare, un senso del ritmo inaudito, una velocità ottima sensazionale. Non sappiamo trovare aggettivi per questo grande campione dalla faccia cupa e triste. Gianni Brera, L'Abatino Berruti - Scritti sull'atletica leggera, Book Time, 2009